Turismo Dentisti Croazia
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martedì 29 aprile 2014
Denti perfetti della sposa prima del matrimonio
Il giorno del suo matrimonio una sposa è necessariamente sorridente e la gioia sprizza da tutti i pori. Siete sicure di avere i denti a posto? Eccovi alcuni accorgimenti.
È arrivato il Grande Giorno e, statene certe, dispenserete sorrisi a destra e manca sia nel servizio fotografico, che nel salutare amici e parenti, che durante il banchetto e il ballo. Insomma il vostro sorriso sarà in primo piano.
Attente dunque ad arrivare con denti perfetti il giorno delle nozze. Come fare?
Pulizia quotidiana. Questa dovrebbe essere un’abitudine ormai acquisita e non soltanto in prossimità del matrimonio: spazzolare quotidianamente i denti dopo i pasti principali e provvedete (magari con l’uso di un filo interdentale) ad eliminare ogni piccolo resto di cibo. La vostra dentatura si conserverà sana più a lungo.
Igiene dentale. Di solito la pulizia presso il dentista la si fa una o due volte l’anno. Prenotate la vostra sessione in una data vicina alle nozze (tipo una settimana o dieci giorni prima). Sarete fresche e splendenti in dirittura d’arrivo.
Grandi opere. Se vi è già stato consigliato di mettere apparecchi, protesi per denti mancanti e simili, pensateci ora. Se siete appena all’inizio dei preparativi delle nozze, avete un anno intero per mettere finalmente in cantiere quelle operazioni che fino ad ora avete ritardato.
Effetto sbiancante. Esistono prodotti che favoriscono l’effetto bianco – ma attenzione a non usare dentifrici troppo aggressivi. Si può anche decidere di seguire un trattamento dal dentista, ma puntate su questa opzione se è veramente necessario, altrimenti mantenete il vostro colore naturale.
Se seguirete semplici e, tutto sommato, noti consigli, sarete una sposa radiosa e felice il giorno delle nozze e conquisterete sposo e invitati con un semplice sorriso.
Denti perfetti della sposa prima del matrimonio
mercoledì 6 novembre 2013
L'ablazione del tartaro o detartrasi - Dentisti a zagabria
L'ablazione del tartaro o detartrasi consiste nella rimozione meccanica dei depositi di tartaro sui denti utilizzando uno strumento odontoiatrico che raschia la formazione dai denti. Tale strumento (curette) può anche essere elettrico, a ultrasuoni, l'utilizzo è dovuto all'eliminazione degli agenti eziologici che causano infiammazione.
L'operazione viene compiuta da un odontoiatra o un igienista dentale sulla parte dei denti esposta, ma anche sulla porzione normalmente coperta dalle gengive nella parte in cui queste non sono aderenti al dente.
La detartrasi è una tecnica di prevenzione delle patologie gengivali e parodontali, perciò andrebbe effettuata con regolarità. La frequenza delle sedute di detartrasi è stabilita sul singolo paziente, a seconda della:
Disposizione dei denti, la disposizione dei denti influisce sulla formazione del tartaro: denti affollati, malposti, creano delle zone difficili da detergere con lo spazzolino e con tutti gli altri strumenti di igiene, e per questo motivo in queste persone la formazione di tartaro avviene più rapidamente che in altri.
Igiene personale, le abitudini dell'individuo incidono sulla formazione di tartaro: i denti andrebbero lavati 3 volte al giorno, dopo ogni pasto, e se questo non avviene con regolarità la formazione di tartaro è accelerata.
Stato di salute delle gengive, uno stato di salute non ottimale delle gengive impone sedute di igiene professionale più frequenti, per evitare che il tartaro aggravi la parodontopatia. Fattori predisponenti, relativi all'insorgenza del tartaro, che sono individuali. Normalmente, per i pazienti con una perfetta salute del cavo orale, le sedute avvengono ogni 12 mesi.
Le condizioni individuali che predispongono alla formazione di tartaro sono tutti quelli che hanno come effetto finale la riduzione del flusso salivare (xerostomia); la saliva deterge il cavo orale e allo stesso tempo impedisce l'adesione della placca alla superficie dentaria grazie a delle sostanze in essa contenute. La xerostomia può essere causata da una grande varietà di fattori:
- età
- stress e depressione
- patologie delle ghiandole salivari (sialoadenite - sialolitiasi)
- patologie sistemiche (diabete - sindrome di Sjogren)
- terapia radiante
- uso di farmaci.
Dentisti a zagabria |
domenica 3 novembre 2013
All on four - impianto dentale
All on four è una parola magica dell’Odontoiatria moderna che tradotto dall’inglese significa “tutto su quattro” (impianti).
All On Four vuol dire applicare una nuova e innovativa tecnica per costruire una protesi fissa di 12 elementi sull’arcata inferiore su soli 4 impianti disposti in un modo da sfruttare la ricchezza di osso nella zona del mento.
Il principio fisico utilizzato nella tecnica All On Four è il seguente: quattro pilastri ben distribuiti possono sorreggere un’intera arcata di 10-12 elementi di protesi, con un intervento mini invasivo (4 impianti in un’unica seduta) e a costo contenuto. La caratteristica fondamentale della tecnica all on four è l’inclinazione a 45° dei due impianti laterali; ma per ottenere un risultato di successo bisogna inserire necessariamente gli impianti (quelli inclinati) con la massima precisione sfiorando l'emergenza del nervo alveolare.
All on Four risolve casi complessi perché le particolari inclinazioni degli impianti esterni consente ila risoluzione del problema anche in pazienti con pochissimo osso nelle zone posteriori. Inoltre con "All-on-Four" c'è un ridotto trauma operatorio, nessun rischio rispetto a un intervento di normale chirurgia implantologia ed è risolutiva per la riabilitazione totale dell'apparato masticatorio, applicabile nella quasi totalità delle edentulie del mascellare inferiore.
I nostri centri utilizzano il sistema di implantologia più sicuro ed efficace ad oggi conosciuto: l'implantologia computer assistita. Si tratta di una tecnica che prevede una fase di programmazione computerizzaai prima dell’intervento; questa soluzione, applicabile anche per l'all on four, riduce drasticamente i rischi di insuccesso.
Il trattamento implantologico All On Four di prassi viene eseguito in poche ore. Come già precedenetemnet indicato, il come "All on Four" richiama i quattro punti brevettati su cui si inseriscono i quattro perni in titanio ossia gli impianti, tramite cui sarà possibile sostenere tutta la protesi senza la necessità di incidere ancora sulla gengiva. Si tratta quindi di un trammento clinico veloce e decisamente minimamente invasivo per il paziente.
All on four
lunedì 28 ottobre 2013
PRGF (Plasma Rich in Growth Factors) - Endoret - la stimolazione e l’accelerazione della rigenerazione dei tessuti
La Tecnologia PRGF®-Endoret® (Plasma Rich in Growth Factors) è il sistema autologo più avanzato di Plasma Ricco in Piastrine. Si basa sull’attivazione delle piastrine del paziente stesso per la stimolazione e l’accelerazione della rigenerazione dei tessuti.
Si tratta di una tecnologia che offre risultati davvero straordinari in numerose patologie, senza effetti collaterali e riducendo notevolmente il tempo di recupero in caso di fratture, lesioni muscolari, tendinee e interventi chirurgici.
Versatilità di prodotto
La tecnologia PRGF®-Endoret® presenta la maggiore versatilità di prodotto disponibile sul mercato, presentandoquattro diverse formulazioni terapeutiche a partire dal sangue del paziente stesso adeguate alle esigenze cliniche di ogni singolo caso.
Applicazioni
Questa tecnologia è inoltre applicabile a innumerevoli campi della medicina, nei quali è stato possibile verificarne l’efficacia nella rigenerazione di vari tessuti: osso, pelle, mucosa orale, tendini, legamenti, muscoli, cartilagine, cornea, abbracciando specializzazioni mediche quali: chirurgia orale e maxillofacciale, ortopedia e medicina dello sport, dermatologia, oftalmologia, chirurgia vascolare, chirurgia plastica ed estetica e addirittura chirurgia veterinaria.
Dentista croazia |
PERCHÉ ZIRCONIA PRETTAU? - by Martinko
Per poter offrire una soluzione sia funzionale che estetica a clienti con problemi correnti come la mancanza di spazio, bruxismo, scheggiature (chipping) della ceramica, Enrico Steger si è impegnato, insieme al suo staff, nella creazione di una zirconia extra traslucente. Con questo materiale, chiamato Zirconia Prettau, è possibile creare dei restauri esteticamente piacevoli completamente in zirconia.
In modo particolare nel campo delle protesi dentarie, in caso di spazi ridotti o di restauri protesici con strutturazione della gengiva, la nuova Prettau Zirconia trova un impiego ideale. Un vantaggio supplementare consiste nel fatto che non si verificano incrinature (chipping) della ceramica, poiché le faccette di ceramica devono essere realizzate soltanto nella zona dei denti anteriori o nella zona vestibolare, mentre tutte le zone funzionali possono essere realizzate unicamente con la Prettau Zirconia.
Dentisti in croazia by Martinko |
domenica 27 ottobre 2013
La cura dei denti inizia a tavola - faccette dentali
Lavare bene i denti è la prima regola per una buona igiene orale. Ma anche a tavola si può proteggere il sorriso: alcuni cibi aiutano infatti a prevenire la carie. Ecco quali sono gli alimenti amici del sorriso:
• Vino rosso. Secondo una ricerca dell'Università di Pavia, pubblicata sulla rivista Current Opinion in Biotechnology, le proantocianidine contenute nel vino rosso aiutano a prevenire la carie.
• Caffè. Test in vitro hanno dimostrato che alcune sostanze contenute nel caffè, come la trigonellina, protegge.
• Cicoria e funghi. Lo studio pubblicato dall'Università di Pavia promuove anche cicoria e funghi,per acido chinico.
• Verdura cruda: grazie alle fibre e alla consistenza croccante, facilita l'autopulizia dei denti insinuandosi nelle fessure, altrimenti raggiungibili solo dal filo interdentale. Va mangiata in abbondanza.
• Mirtilli rossi. Test «in vivo» condotti da Gabriella Gazzani dell'Università di Pavia evidenziano l'effetto anticarie dei mirtili rossi, grazie alla presenza di procianidine.
• Latte e yogurt: contengono minerali importanti per la salute dentale, primo fra tutti il calcio. Secondo una ricerca giapponese, il consumo di yogurt fa diminuire nei bambini il rischio di carie del 22%.
• Cioccolato fondente. Una ricerca dell'Università di Osaka, in Giappone, pubblicata su New Scientist, ha dimostrato che le tavolette di cioccolato con percentuale di cacao superiore all'80% aiutano a prevenire la carie. Come mai? Perché contengono agenti antibatterici naturali.
• Propoli. Secondo lo studio condotto dall'Università di Pavia, la propoli prodotta dalle api protegge i denti.
Faccette dentali
mercoledì 23 ottobre 2013
Filo Interdentale - Come si usa?
Filo Interdentale - Come si usa? Che cos’è il filo interdentale?
Nella battaglia contro carie ed infezioni dei denti, l'utilizzo adeguato del filo interdentale aiuta indubbiamente a preservare la piena salute dei denti, rimuovendo in profondità i residui di cibo e lo strato colloso di placca incuneato tra i vari elementi dentali.
Filo Interdentale, Come si usa?Il filo interdentale dev'essere utilizzato sempre in associazione a spazzolino, dentifricio e colluttorio, altri importantissimi (ed insostituibili) strumenti dell'igiene dentale domiciliare.
Quando utilizzare il filo interdentale?
Che il filo interdentale si debba utilizzare almeno una volta al giorno e preferibilmente alla sera è oramai risaputo. Ciò che desta ancora qualche perplessità è in quale momento utilizzarlo. A tale proposito, il pensiero degli esperti si divide in due:
Alcuni autori consigliano di passare il filo tra i denti prima della spazzolatura con spazzolino e dentifricio: il filo, rimuovendo placca e residui di cibo annidati tra i denti, permette ai principi attivi della pasta dentifricia (es. fluoro o agenti sbiancanti) di raggiungere anche le fessure interdentali.
Altri specialisti suggeriscono di utilizzare il filo solo dopo aver spazzolato i denti: così facendo, partendo dal presupposto che lo spazzolino abbia già rimosso un certo quantitativo di sporco, viene facilitata l'azione del filo interdentale.
Ad ogni modo, ciò che conta veramente non è tanto l'utilizzo del filo interdentale prima o dopo la pulizia con lo spazzolino, quanto piuttosto un'adeguata modalità d'uso ed un costante impiego dello stesso. Vediamo, dunque, come si utilizza correttamente il filo interdentale.
Modo d'uso
Per sfoggiare un sorriso invidiabile e denti sani e forti, è importante - nonché indispensabile - dedicare quotidianamente e più volte al giorno alcuni minuti del proprio tempo alla pulizia dei denti. Se lo spazzolino dovrebbe essere utilizzato almeno tre volte al giorno ed immediatamente dopo i pasti, il filo interdentale può essere passato tra i denti anche solo una o due volte nell'arco della giornata.
È bene ribadirlo ancora una volta: ciò che è importante è utilizzare regolarmente il filo in modo adeguato. Di seguito sono riportate per punti le principali regole per un utilizzo impeccabile del filo interdentale:
Tagliare un segmento di filo interdentale (aiutandosi con l'apposita lima inserita nel contenitore del rocchetto) della lunghezza di 30-40 cm. Avvolgere entrambe le estremità del filo interdentale attorno al dito medio (si consigliano due giri), afferrando il filo teso con i pollici e gli indici. Premere delicatamente il filo sulla sottile fessura interdentale, avendo cura di tenerlo teso e ben saldo
Successivamente, abbracciare il dente con il filo formando una sorta di C. Far scivolare il filo verso il basso (verso l'estremità della corona del dente), imprimendo sempre un certo attrito fino a pulire il dente anche al di sotto del margine gengivale. Così facendo, il filo interdentale agisce come una lama, "tagliando" e rimuovendo la placca.
Il movimento dev'essere deciso ma nel contempo delicato per evitare di lesionare od irritare la gengiva. Ricordiamo, inoltre, che ogni volta che s'inserisce il filo in uno spazio interdentale, le superfici da pulire sono due; pertanto, è necessario passare il filo in entrambe le parti.
Ogni qualvolta si estrae il filo per pulire il dente successivo, è indispensabile utilizzare una parte pulita del nastro.
Ripetere la procedura in tutti i denti. Si suggerisce di iniziare a passare il filo interdentale a partire dai denti posteriori, terminando con i molari del lato opposto.I denti posteriori (primi e secondi molari e, se presenti, denti del giudizio) possono causare qualche difficoltà durante l'igiene con il filo interdentale. Nel caso la pulizia fosse particolarmente complicata a causa, per esempio, di affollamento dentale o denti storti, è possibile ricorrere all'ausilio di strumenti differenti - come le forcelle tendifilo od il filo interdentale vibrante - che permettono di facilitare la manovra.
Dopo aver pulito tutti i denti con il filo interdentale, si suggerisce di sciacquare abbondantemente la bocca con il colluttorio, meglio se arricchito in fluoro. Il colluttorio, oltre a rinfrescare la bocca, migliorare l'alito e rinforzare lo smalto dentale, favorisce l'eliminazione dei frammenti di placca o cibo rimossi con il filo.
Filo Interdentale
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